"I paraprobiotici: una nuova soluzione per il benessere intestinale"

Le vacanze estive sono sinonimo di relax per alcuni, avventura per altri… in entrambi i casi, ci si allontana dalla propria routine quotidiana, si modificano i ritmi della giornata e le proprie abitudini alimentari. Tutto questo può influire sull’equilibrio del nostro microbiota intestinale, la cui alterazione può manifestarsi con un ampio ventaglio di sintomi: da dolori addominali a dissenteria, da stipsi a gonfiore.

In aggiunta ai convenzionali prebiotici e probiotici, la comunità scientifica ha recentemente messo in evidenza anche l’efficacia dei paraprobiotici per il trattamento dei sintomi gastrointestinali. I paraprobiotici sono microrganismi non vitali, inattivati principalmente mediante trattamento termico, il cui involucro cellulare viene mantenuto intatto. Molti studi hanno sottolineato come, in molti casi, l’effetto benefico di un ceppo probiotico sia dovuto ad interazioni tra strutture extracellulari presenti sulla cellula e recettori presenti sull’epitelio intestinale e/o su altre cellule batteriche appartenenti al microbiota. Queste strutture sono presenti anche se il batterio è inattivato, rendendolo comunque in grado di esercitare un effetto positivo.

I ceppi batterici inattivati presentano numerosi vantaggi dal punto di vista pratico, in quanto non necessitano della conservazione e dello stoccaggio in catena del freddo, sono facilmente manipolabili e possono essere utilizzati in processi di lavorazione che richiedono alte temperature (come per esempio la produzione di barrette o di gummies). Infine, essendo batteri non più vitali, si riduce drasticamente il rischio di traslocazione attiva dei microrganismi a livello sistemico in caso di danni alla barriera intestinale.

ACEF propone una vasta scelta di prodotti disponibili come:

LACTOBIOTIC-3 MIX 300 MLD, una miscela di tre i Lattobacilli paraprobiotici inattivati grazie ad un processo brevettato.

CEPPI SINGOLI INATTIVATI TERMICAMENTE appartenenti ai generi Lactobacillus (L. plantarum, L. reuteri, L. rhamnosus, L. casei, L. salivarius, L. bulgaricus, L. acidophilus, L. crispatus, L. gasseri…), Bifidobacterium (B. longum, B. breve, B. adolescentis, B. bifidum, B. infantis, B. animalis…) e molti altri. Questi ceppi appartengono a specie che vantano una lunga storia di utilizzo come probiotici e sono da tempo inserite nella lista QPS redatta da EFSA.

Per maggiori informazioni sull’ingrediente scrivici a nutraceutica@acef.it