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La lotta contro il fumo ha subito negli ultimi mesi un duro colpo, nonostante la correlazione riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra la dipendenza da tabacco e la maggiore vulnerabilità all’infezione da Covid-19.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto Mario Negri, a maggio 2021 in Italia si sarebbe infatti registrato un incremento nel numero di fumatori pari a 1,2 milioni, portando così a 26,2% il totale dei fumatori italiani contro il 24% di novembre 2020. La pressione psicologica creata dalla pandemia e dalle norme imposte per contrastarla sembra essere la principale causa alla base di questo aumento, che sfiora dati preoccupanti soprattutto tra la popolazione più giovane.
Alle difficoltà emerse in tempo di pandemia, si è aggiunto negli ultimi mesi il ritiro dalla distribuzione di una specialità medicinale a base di vareniclina, una molecola in grado di alleviare i sintomi dell’astinenza e di ridurre il piacere generato dalla nicotina, contrastando così il desiderio di fumare.
I cambiamenti emersi in ambito psicosociale e all’interno del mercato hanno messo gli specialisti del settore di fronte alla necessità di proporre soluzioni più efficaci e maggiormente sicure alla lotta contro il fumo.
Dal 2014, è utilizzata in Italia la citisina, una molecola alcaloide di origine vegetale isolata principalmente dai semi del Cytisus Laburnum L., comunemente conosciuto come maggiociondolo. Il suo utilizzo come sostituto della nicotina ha una lunga tradizione soprattutto nei Paesi dell’Est Europa, dove già negli anni Sessanta sono stati avviati i primi studi scientifici volti a studiarne gli effetti nella disassuefazione dal fumo. In alcuni di questi paesi, tra cui Polonia e Bulgaria, la citisina esiste come farmaco approvato in commercio, mentre in Italia è disponibile solo come preparazione galenica dispensabile in farmacia con ricetta medica bianca.
La citisina agisce come agonista parziale dei recettori colinergici nicotinici: occupando i siti d’azione della nicotina stessa, consente un leggero rilascio di dopamina in grado di placare i sintomi dell’astinenza, senza indurre assuefazione. Inoltre, riduce sensibilmente la sensazione di gratificazione che il soggetto prova quando fuma, portando ad una graduale interruzione della dipendenza psichica e fisica da nicotina.
Oltre alla sua buona efficacia, studi recenti dimostrano come il trattamento con citisina sia sicuro e ben tollerato dai pazienti, anche grazie alla breve emivita della molecola (circa 4.8 ore), e presenti costi decisamente più bassi rispetto ad altre terapie approvate.
ACEF Galenica, grazie al contributo del suo esperto formulatore, ha sviluppato due preparazioni galeniche magistrali a base di citisina: una formulazione in capsule e una formulazione in forma di soluzione liquida aromatizzata. Quest’ultima è una soluzione in gocce, facilmente somministrabile per via sublinguale o orale, in grado di migliorare la compliance del principio attivo grazie al superamento del metabolismo di primo passaggio epatico.
Per maggiori informazioni e consigli formulativi scrivi a rosalba.lombardo@acef.it.