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Attività SOD > 11000 U/grammo kcat ~ 1.000.000.000 (numero di radicali superossido disattivati al secondo)
Le principali specie radicaliche dell’ossigeno.
Il danno cellulare è indotto dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS). I ROS sono radicali liberi, anioni reattivi contenenti atomi di ossigeno, o molecole contenenti atomi di ossigeno che possono produrre radicali liberi. Esempi sono il radicale idrossile, superossido, perossido di idrogeno, e perossinitrito.
La fonte principale di ROS in vivo è la respirazione aerobica, ma i ROS sono prodotti anche dalla β-ossidazione degli acidi grassi, dal metabolismo dei composti xenobiotici attraverso il citocromo P450, dalla stimolazione della fagocitosi di patogeni o lipopolisaccaridi etc.
Lo stress ossidativo e i ROS sono coinvolti in stati patologici, come:
Partendo da una molecola di O2 e addizionando un elettrone nell’orbitale esterno si genera il prodotto della riduzione dell’ossigeno: l’anione superossido (O2•-). Viene prodotto durante la fosforilazione ossidativa, da enzimi (xantina ossidasi) e dai leucociti.
A causa della sua tossicità, tutti gli organismi aerobici hanno sviluppato isoforme dell’enzima antagonista: la SOD (Superossido Dismutasi).
La SOD è un enzima molto efficiente che, combinando l’anione superossido con 2H+ e catalizzando la reazione tramite il suo cofattore metallico, lo converte in H2O2 e O2.
L’anione Superossido, se non viene inattivato, può danneggiare lipidi di membrana, proteine e DNA.
Il radicale superossido
Meccanismi di generazione e disattivazione per via enzimatica dell’anione Superossido
In condizioni normali, nel corpo, i ROS vengono inattivati per via enzimatica da superossido dismutasi (SOD), catalasi, o glutatione (GSH) perossidasi.
La SOD è l’enzima chiave che agisce sul radicale Superossido, la specie radicalica più reattiva e dunque più pericolosa.
Per arginare gli effetti dannosi dei ROS, la cellula ha evoluto diverse strategie di difesa, che includono sistemi antiossidanti enzimatici e non enzimatici. In particolare, nell’ambito degli enzimi antiossidanti, alcuni svolgono la loro funzione di prevenzione eliminando direttamente i ROS. In tale ambito, la superossido dismutasi rappresenta la prima “linea di difesa”, eliminando l’anione superossido, il ROS originato dalla prima riduzione univalente dell’ossigeno.
Si tratta quindi di un importantissimo antiossidante presente in quasi tutte le cellule esposte all’ossigeno.
La reazione catalizzata dalla SOD è una dismutazione che segue una cinetica di secondo ordine sulla base delle seguenti semireazioni.
Reazioni di inattivazione enzimatica dell’anione superossido kcat ~ 1.000.000.000 (numero di anioni superossido disattivati al secondo)
Struttura terziaria dell’enzima Superossido Dismutasi
Quantità di SOD nelle Carote 10 volte superiori rispetto al melone
Laboratori Universitari dove sono stati svolti i test di attività Superossido Dismutasica
Ad oggi l’unica fonte di SOD vegetale conosciuta e sfruttata è il melone.
Studi scientifici effettuati da Phenbiox all’interno dei laboratori Universitari (Dipartimento
di Chimica Industriale e dei Materiali dell’Università di Bologna) hanno permesso di quantificare la presenza della SOD all’interno di numerose potenziali fonti di origine vegetale.
Tali studi hanno dimostrato che la carota contiene una quantità di SOD estremamente più
elevata rispetto alle altre fonti vegetali analizzate, addirittura 10 volte superiori rispetto al melone.
Superox-D agisce in modo specifico sul radicale superossido per via enzimatica, ma anche su altre forme radicaliche che si generano a monte e a valle tramite meccanismi di quenching estremamente efficienti.
Studi di cinetica di abbattimento di radicali standard sono stati effettuati al fine di verificare l’efficacia del fitocomplesso Superox-D da carota nei confronti di specie diverse dall’anione Superossido.
Verifica dell’efficacia del fitocomplesso Superox-D da carota
Struttura molecolare del radicale
Il monitoraggio del potere antiradicalico è stato eseguito utilizzando il metodo del DPPH. Il campione viene messo a contatto con un radicale libero (1, 1-diphenyl-2-picryl-hydrazil) e viene monitorata, grazie a una variazione di colore rispetto a un campione di controllo, la capacità del fitocomplesso di neutralizzarlo.
SuperOx-D possiede un’elevata attività antiradicalica legata a meccanismi di quenching:
Potere antiradicalico (metodo del DPPH) di: Carota, Melone, SOD commerciale da Melone
Nome commerciale | Superox-D |
Aspetto | Polvere |
Dimensione della polvere | < 500 micrometri |
Solido di supporto | Farina di riso |
Ingredienti | carota (Daucus carota), Riso (Oryza sativa) |
Dosaggio giornaliero consigliato | 20 – 50 mg/giorno |